Come le banche incassano le spese del conto corrente: ecco le modalità

Le banche incassano le spese collegate al conto corrente attraverso varie modalità, prevedendo differenti voci di spesa che si riflettono direttamente sul saldo del cliente. Il sistema di addebito, regolato dai contratti stipulati con i correntisti, include sia commissioni ricorrenti sia costi legati all’utilizzo di specifici servizi e strumenti di pagamento. Il panorama delle spese è particolarmente ampio e soggetto a variazioni a seconda della tipologia di conto, della banca scelta e delle necessità dell’utente.

Principali modalità di incasso delle spese

Le banche applicano commissioni e costi periodici su base mensile o annuale che vengono addebitati automaticamente sul conto corrente. Questi addebiti sono riportati nell’estratto conto del cliente, che ne riceve regolare comunicazione secondo le modalità previste dalla banca. In particolare, le spese possono riguardare:

  • Il canone di gestione, ovvero un costo fisso per la tenuta del conto corrente, spesso addebitato mensilmente.
  • Le commissioni sulle operazioni, applicate ogni volta che viene effettuato un bonifico, un prelievo, l’incasso o l’emissione di assegni, la domiciliazione di utenze, o autorizzazioni di addebito (RID/SEPA)
  • Spese per carta di debito e carta di credito, che comprendono emissione, rinnovo, gestione annuale e, talvolta, anche alcune operazioni effettuate (come prelievi da ATM di altre banche)
  • Imposta di bollo obbligatoria prevista dalla normativa italiana per giacenze medie superiori a soglie prefissate
  • Spese di invio estratto conto cartaceo, laddove non venga scelta l’opzione digitale

Tutti questi costi vengono addebitati direttamente dalla banca, che preleva le somme corrispondenti dal saldo disponibile del conto corrente del cliente. Alcuni addebiti avvengono in tempo reale (ad esempio commissioni sui bonifici), altri sono riepilogati e trattenuti con cadenza periodica, come il canone mensile o l’imposta di bollo.

Strumenti di pagamento e commissioni associate

L’utilizzo degli strumenti di pagamento legati al conto corrente, come carte di debito, carte di credito, bonifici, assegni e domiciliazioni, comporta ulteriori spese che la banca incassa secondo modalità precise. In particolare:

  • Le carte di debito consentono prelievi e pagamenti tramite POS o online. Per i prelievi, specialmente presso ATM di altri istituti, spesso viene applicata una commissione, addebitata immediatamente dopo l’operazione.
  • Le carte di credito prevedono comunemente una quota annuale di gestione, oltre a commissioni per specifiche operazioni come prelievi di contante o utilizzo all’estero. Le spese associate vengono sommate e stornate dal conto a fine mese o secondo la data di rendicontazione.
  • Anche bonifici e girate di assegni generano abitualmente un costo per operazione, registrato e detratto dal saldo conto all’esecuzione.
  • La domiciliazione utenze e i pagamenti di bollettini possono essere gratuiti o soggetti a tariffe, variabili in base al contratto e al canale utilizzato (sportello, home banking, app).

Ogni operazione viene documentata in tempo reale nello storico movimento del cliente e riassunta negli estratti conto periodici.

Gestione degli scoperti e spese collegate

Una voce significativa di incasso per le banche è rappresentata dalle spese di scoperto, note anche come agios. Quando il conto corrente entra in saldo negativo, anche solo temporaneamente, la banca applica:

  • Interessi passivi: calcolati in proporzione all’importo e alla durata dello scoperto, secondo il tasso definito nel contratto.
  • Commissioni di istruttoria veloce: spese, spesso forfettarie, applicate per la gestione dello sconfinamento, indipendentemente dall’importo scoperto.
  • Altre spese amministrative: come quelle di comunicazione obbligatoria o gestione pratica.

Il totale degli agios può essere forfettario o proporzionale in base alle condizioni contrattuali; viene automaticamente prelevato dal saldo del cliente e dettagliato nelle comunicazioni periodiche. Anche per scoperti autorizzati vengono addebitati spese e interessi secondo le modalità e i limiti contrattuali.

Trasparenza, comunicazione e ottimizzazione dei costi

Secondo la Banca d’Italia, ogni istituto è tenuto a informare chiaramente i clienti riguardo tutte le spese applicate al conto corrente, specificando le modalità e le tempistiche di addebito. Prima dell’apertura del conto, la banca espone in modo trasparente il Foglio Informativo, in cui sono elencate tutte le voci di costo, le condizioni economiche e le modalità di incasso. L’utente può così confrontare le offerte tra diverse banche e scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze.

I movimenti di addebito sono sempre visibili tramite estratto conto, servizi di home banking e app mobile. Ogni variazione alle condizioni economiche è comunicata in anticipo, rispettando i termini di legge. Inoltre, mediante l’analisi delle condizioni contrattuali e il confronto tra prodotti, è possibile optare per conti “zero spese”, a canone ridotto o con operatività gratuita online, riducendo significativamente l’onere delle spese bancarie.

Va segnalato, infine, il ruolo delle iniziative di educazione finanziaria e delle banche nella promozione di una gestione più consapevole del conto corrente da parte dei clienti. Strumenti informativi, guide e simulatori digitali permettono di valutare nel dettaglio l’incidenza delle spese, prevenendo oneri imprevisti e ottimizzando la gestione finanziaria personale.

Un’attenta valutazione delle voci di spesa e una scelta oculata dei servizi attivati rappresentano quindi la strategia più efficace per ridurre l’incidenza dei costi bancari e mantenere sotto controllo gli addebiti. L’evoluzione tecnologica e la crescente trasparenza nel settore offrono oggi al cliente una panoramica più chiara e strumenti sempre più accessibili per la gestione efficiente del proprio conto corrente.

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