Allerta bonus sicurezza 2025: ecco chi può richiederlo per proteggere la casa

Il Bonus Sicurezza 2025 rappresenta una delle misure più rilevanti in ambito di protezione domestica, pensata per favorire l’installazione di sistemi e dispositivi volti a tutelare la casa contro intrusioni, furti e altri rischi. Si tratta di un incentivo fiscale che, grazie alle nuove disposizioni, amplia la platea dei beneficiari e include una vasta gamma di interventi e acquisti utili per elevare il livello di sicurezza degli immobili e dei loro occupanti.

Requisiti e destinatari: chi può accedere all’agevolazione

Una delle domande più frequenti riguarda proprio chi può richiedere il bonus sicurezza per la protezione della casa nel 2025. La normativa prevede criteri di ampio respiro, di modo che a poter beneficiare della detrazione siano diversi soggetti:

  • Proprietari dell’immobile, compresi anche coloro che ne detengono la nuda proprietà
  • Titolari di diritti reali di godimento, ovvero usufruttuari, titolari del diritto di uso, abitazione o superficie
  • Affittuari e comodatari, cioè chi ha l’immobile in locazione o in comodato d’uso
  • Soci di cooperative, sia divise che indivise
  • Imprenditori individuali che utilizzano immobili non conteggiati come beni strumentali o merce
  • Familiari conviventi del titolare o possessore dell’immobile, coniuge o convivente, a condizione che abbiano sostenuto la spesa e che questa sia attestata da fatture e bonifici a loro nome
  • Soggetti che producono redditi in forma associata, come società semplici, società di persone e imprese familiari, purché rispettino le stesse condizioni dei beneficiari individuali

Non sono previsti limiti di reddito; la vera condizione importante è essere soggetti Irpef, ossia soggetti obbligati al pagamento dell’imposta sul reddito delle persone fisiche. Quindi, dipendenti, pensionati, liberi professionisti con partita IVA e titolari di impresa individuale possono accedere al bonus, purché abbiano sostenuto le spese e dispongano della documentazione richiesta. La residenza anagrafica non è vincolante: è sufficiente che l’intervento avvenga su immobili già esistenti e situati in Italia e che le fatture siano emesse da ditte regolamentate.

Quali interventi sono ammessi

Il bonus sicurezza copre diversi tipi di interventi e acquisti, che spaziano dal miglioramento della sicurezza attiva alla protezione passiva. Ecco i principali:

  • Installazione di sistemi di allarme e antifurto: dispositivi elettronici e sensori che segnalano intrusioni o tentativi di effrazione
  • Sistemi di videosorveglianza: telecamere interne ed esterne per monitorare in tempo reale l’immobile
  • Porte blindate: con certificazione di resistenza, preferibilmente di classe 4 o superiore
  • Inferriate, cancelli e sistemi di protezione passiva: grate alle finestre, persiane metalliche, recinzioni, passi carrai protetti
  • Vetri antisfondamento: vetri speciali per finestre, difficili da rompere durante un tentativo di furto
  • Videocitofoni e spioncini elettronici, che migliorano il controllo degli accessi
  • Casseforti a muro: per custodire oggetti di valore all’interno dell’abitazione

Anche gli interventi minori, come la sostituzione o miglioramento delle serrature, possono rientrare tra le spese agevolabili se previsti dalla normativa annuale. Non rientrano invece interventi su immobili in costruzione o destinati a essere merce, né spese per dispositivi senza fatturazione regolare e pagamenti non tracciabili.

Modalità di richiesta, documentazione e limiti

Per ottenere il bonus sicurezza occorre rispettare alcune semplici ma precise regole procedurali:

  • Tutte le spese devono essere sostenute attraverso pagamenti tracciabili. È necessario utilizzare un bonifico bancario o postale parlante, indicando la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e la partita IVA o il codice fiscale del fornitore
  • Conservare fatture e ricevute fiscali dei lavori e dei bonifici
  • Presentare la documentazione fiscale in sede di dichiarazione dei redditi annuale, inserendo l’importo complessivo delle spese sostenute nella sezione apposita

Il beneficio fiscale corrisponde generalmente a una detrazione IRPEF pari al 36% delle spese, distribuita in 10 quote annuali di pari valore. Se gli importi sostenuti vengono ripartiti tra più soggetti (ad esempio conviventi intestatari delle fatture), la detrazione è rapportata alla quota effettivamente sostenuta da ciascuno.
Operativamente, si raccomanda di affidarsi esclusivamente a ditte specializzate e a fornitori regolarmente registrati, in modo da poter disporre di tutte le documentazioni necessarie per usufruire del bonus e da evitare contestazioni in fase di controllo.

Considerazioni pratiche e consigli operativi

La procedura di richiesta del bonus sicurezza è stata notevolmente semplificata negli ultimi anni, in modo da incentivare una più ampia adozione di tecnologie anti-intrusione e dispositivi di protezione passiva. È possibile avvalersi di consulenti e tecnici che aiutano a valutare le soluzioni più adatte, redigere il preventivo e svolgere tutte le pratiche necessarie.

Spesso, nell’ambito dei lavori di sicurezza, è utile coordinare l’installazione di diversi sistemi: un buon impianto di allarme associato a videocamere di sorveglianza e inferriate permette infatti di mettere in sicurezza i punti più vulnerabili dell’abitazione.

I vantaggi del Bonus Sicurezza

  • Consente un risparmio significativo sulle spese di installazione dei dispositivi più innovativi
  • Eleva la protezione fisica di beni e persone
  • Aumenta il valore dell’immobile, migliorandone la classe di sicurezza
  • Può essere combinato con altri bonus (ad esempio, il bonus ristrutturazione), quando la normativa lo consente

Il ruolo delle cooperative, delle società semplici e delle imprese familiari è particolarmente rilevante: in queste forme associative, il bonus può essere utilizzato per proteggere case comuni, alloggi delle imprese e immobili condivisi, sempre rispettando le condizioni di spesa tracciabile e documentazione precisa.

Infine, si ricorda che tutti questi dispositivi e interventi possono essere facilmente integrati in una strategia di smart home security, che grazie alle tecnologie più avanzate permette la gestione remota della protezione domestica.

I soggetti che intendono stabilire un livello superiore di sicurezza dovrebbero valutare le soluzioni più idonee in base alla tipologia di immobile, al contesto territoriale e alle proprie esigenze familiari. Sarà sempre necessario confrontare preventivi e scegliere prodotti certificati.
Non va dimenticato che, in caso di contestazione, solo le spese risultanti da regolare fatturazione e bonifico parlante saranno ritenute valide. La completezza della documentazione è il presupposto fondamentale per accedere concretamente all’agevolazione.

In conclusione, la platea di beneficiari è vasta e la misura rappresenta una concreta opportunità per chi desidera investire nella sicurezza della propria abitazione, offrendo strumenti efficaci e un sostegno economico di rilievo per una protezione sempre più avanzata e personalizzata.

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