Uno degli errori più comuni nel lavaggio dei mestoli di legno consiste nel trattarli come fossero utensili di materiali diversi, come plastica o acciaio, credendo che una semplice pulizia superficiale sia sufficiente a rimuovere lo sporco e i germi. Questa convinzione è pericolosa, perché il legno è un materiale poroso che trattiene umidità, residui di cibo e, di conseguenza, favorisce la proliferazione di batteri e muffe anche all’interno e non solo sulla superficie.
Perché i mestoli di legno diventano un ricettacolo di batteri
Il legno, a differenza della plastica o dell’acciaio, ha una struttura porosa che assorbe facilmente odori, liquidi e piccoli residui alimentari. Se si lavano i mestoli solo con acqua e una semplice spugna, soprattutto se vengono usati detergenti troppo aggressivi o si mettono in lavastoviglie, si rischia di danneggiare la superficie e di lasciare umidità intrappolata all’interno. Questo ambiente caldo e umido crea le condizioni ideali per la sopravvivenza e la moltiplicazione di batteri come Salmonella ed Escherichia coli, aumentando il rischio di contaminazioni incrociate e di tossinfezioni alimentari.Salmonella
Un’altra pratica sbagliata è lasciare asciugare i mestoli di legno all’aria, senza curarsi di eliminare completamente l’umidità. Se non si fanno asciugare bene, l’acqua residua favorisce nuovamente la crescita di batteri e muffe, che possono persistere anche dopo più lavaggi.
Gli errori più diffusi nella pulizia dei mestoli di legno
- Inserire i mestoli in lavastoviglie: le alte temperature e l’umidità provocano rigonfiamenti e fessurazioni nel legno, compromettendo la struttura e facilitando l’ingresso di sostanze e microorganismi dannosi.
- Uso eccessivo di acqua e detergenti aggressivi: il legno può assorbire sostanze chimiche dannose e con il tempo diventare più fragile e meno sicuro per l’utilizzo a contatto con gli alimenti.
- Non asciugare subito dopo il lavaggio: lasciare i mestoli bagnati nell’acqua o asciugarli lentamente all’aria incentiva la comparsa di muffe e germi.
- Lavaggio solo superficiale: spesso si crede che una passata veloce con la spugna basti, ma lo sporco e i residui possono infiltrarsi profondamente, soprattutto in presenza di piccoli tagli o graffi sulla superficie, diventando irrimovibili con la sola pulizia superficiale.
Proprio nei mestoli che sono stati usati più volte e presentano dei solchi, la quantità di microrganismi presenti può essere sorprendentemente alta: le fessure e le microlesioni accumulate nel tempo diventano punti d’accesso privilegiati per liquidi e sostanze organiche, che vi rimangono intrappolate favorendo la colonizzazione batterica.
Le corrette pratiche di pulizia e igienizzazione
La soluzione per mantenere davvero igienici i mestoli di legno prevede alcuni passaggi fondamentali:
- Lavarli subito dopo l’uso con acqua calda e una spazzola a setole dure, eliminando il grosso dei residui alimentari.
- Evitare la lavastoviglie, che rovina la struttura del legno alterandone la morfologia e aprendo la strada a più facile contaminazione batterica.
- Sanificarli regolarmente facendoli bollire per una decina di minuti in una pentola d’acqua con aggiunta di sale grosso: si noterà come l’acqua si intorbidisce, sintomo della rimozione delle impurità annidate nel legno.
- Asciugarli immediatamente dopo la pulizia con un panno pulito, evitando che restino esposti a umidità ambientale.
- Trattarli periodicamente con una piccola quantità di olio vegetale, per proteggerli dall’essiccazione e dalla formazione di crepe, rendendo la superficie più resistente alla penetrazione dei liquidi.
Una corretta manutenzione implica attenzione anche nel riporli: i mestoli di legno vanno tenuti in un luogo arieggiato e mai chiusi ermeticamente nei cassetti o contenitori umidi. È bene anche sostituire periodicamente quelli che presentano profonde fessure, segni di muffa o scolorimenti anomali, sintomi di danni irreversibili e contaminazioni persistenti.
Rischi per la salute e regolamentazioni
Non tutti conoscono il rischio reale che possono rappresentare i mestoli di legno mal puliti. Se usati con alimenti di origine animale crudi, come carne o uova, e poi riutilizzati con altri cibi senza un’adeguata igienizzazione, possono diventare un veicolo per la diffusione di patogeni come la salmonella o l’E. coli, responsabili di tossinfezioni alimentari anche gravi. Non a caso, nelle cucine professionali, l’utilizzo di utensili di legno è vietato o fortemente limitato proprio per evitare il rischio di contaminazione incrociata.
La modalità di lavaggio sbagliato più diffusa è dunque la combinazione di lavastoviglie, detergenti aggressivi e asciugatura tardiva o incompleta. Solo un mix di lavaggio manuale tempestivo, bollitura periodica e asciugatura perfetta può garantire la sicurezza dei mestoli di legno in cucina.
In conclusione, per evitare di rendere i mestoli di legno un pericoloso terreno di coltura per batteri, è fondamentale adottare una routine di pulizia profonda e consapevole, rispettando la natura del materiale e seguendo i consigli più aggiornati in tema di igiene alimentare. Solo così si potranno preservare la funzionalità, la bellezza e soprattutto la sicurezza di questi utensili tradizionali.